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IV

by Was At

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1.
Labirintide 05:15
Nero e consapevole, labirintide, eterna macchina. Coloro che, anche dopo me, si perderanno in te, accoglili... Hanno anestetizzato il cielo, ma se lo guardi dal lato umano potrai scoprire il tuo dio mancino, bisogna crederci davvero. Devi soltanto toglierti il velo e sotto scoprirai il tuo respiro, prova a scoprire il tuo dio mancino, ci devi credere davvero. A giudicare dal suo corpo perfetto, era la seconda reincarnazione, di cosa è figlia questa voglia di andare? figlia dell'illusione, madre dell'illusione. Nella sua gabbia dorata, ti faceva danzar come foglie, in grosse vasche gettava, resti di carne ogni tanto, parlava di mondi di pace e resurrezione, quando uccideva un fratello, poi ti invitava a cena, ti guardava negli occhi... ridendo, ridendo, ridendo...
2.
Attrito 07:07
C'era un esile figura appesa, che non chiedeva altro che la resa, e che finì per farsi sopraffare, dalla sua ultima consacrazione. C'era un odio quasi viscerale, per una nuova integrità sociale, con un martello la benedizione, con una benda la sua guarigione. Quando le cose fanno attrito, non sono poi così lontane, quando le cose fanno attrito, pesta la coda all'animale, quando le cose fanno attrito. Al di là del muro dei tuoi occhi, sopra un sentiero di bicchieri rotti, falso come la tua malattia, vero come la pornografia. E confondersi tra tanta gente, per trovarsi dentro veramente, a qualcuno è mai importato niene? non ti senti già da un po' distante? Quando le cose fanno attrito, non sono poi così lontane, quando le cose fanno attrito, pesta la coda all'animale, quando le cose fanno attrito... paranoia, paranoia, non mi ucciderai ancora, paranoia, paranoia, non mi ucciderai ancora.... Quando le cose fanno attrito, non sono poi così lontane, quando le cose fanno attrito, pesta la coda all'animale, quando le cose fanno attrito...
3.
Quando l'esistenza è una necessità, e davanti ai fatti non c'è nulla da fare, non è dell'uomo, non è dell'uomo il controllo, un altro specchio propone la sua verità. Come vedi la vita non è perfezione, ma è qualcosa che sa di opportunità, non è dell'uomo, non è dell'uomo il controllo, ma l'illusione di averlo è nel suo dna. tra semafori impazziti e autostrade derilanti, dove regna la schizofrenia e la noia sorda. e le ombre della notte si dissolvon negli alberghi, è lì che ho perso il mio bambino, è li che ho perso il mio bambino ho visto le luci al neon e gli airbag scoppiare dentro me. Migliori l'acredine e la favola sterile, le teoria della relatività ci ammalia. migliori anche la poesia, resa alta dai popoli che conobbero i fasti, di un futuro dispotico, di un futuro distopico, di un futuro dispotico, di un futuro distopico.
4.
Ha gli occhi vuoti come il mattino, cade in ginocchio per cercare la sostanza, ha un posto vuoto in paradiso, ma la sua anima è condannata allo stesso mantra, allo stesso mantra! Il nostro uomo fece buon viso a cattivo gioco e a cattivo esempio alla buon costume, per tutto il resto c'erano cessi, baracche, ignoranza, idiozia e perversione... e disgregazione... e dissoluzione. Stralci, di uomini perduti dentro a letti, su cumuli di polveri e di specchi, che formano spirali falciformi, in cui si esaurisce l'esperienza, di esseri eterni ma imperfetti... Ripercorrendolo a ritroso, l'improbabile minaccioso l'incredibile sobrietà con cui si presenta alle masse Ripercorrendolo a ritroso, il ricordo diventa un'ombra e anche l'ombra diventa un eco che non percepiamo neanche. La danza degli dei, a passi da manuale, l'eretico cammina, dove non c'è la strada e traccia solchi in cui, conosce il suo rivale, ed anche il passo suo, non sarà mai uguale.
5.
Un giorno tutto questo sarà tuo, questa medaglia che ha cento facce, ed ogni volta che la giri è differente, e provi a chiederti: sono io? chi sono io? Un giorno queste lacrime dai muri, faranno crescere delle piante e tu correndo inciamperai nell'armonia, un altro inganno ma sono io. chi sono io? Quando riaprì gli occhi rivide incerto il suo divenire, il piacere oscuro, il mistero la sua rivelazione. il mistero e la rivelazione gli dissero che doveva andare, lui doveva fuggire, dal suo oscuro divenire. E pensò alle svastiche, le religioni ed altri delitti vani, al piacere oscuro che da, l'abuso del potere, per l'ennesima volta la storia gli stava per insegnare, per il vizio di un ricco maiale, un altro povero deve morire. e poi l'infinito, verso l'infinito.
6.
Secoli, ci vorranno secoli, per trasformare gli uomini, in esseri liberi. Guardati, allontanati e guardati, la strada da percorrere, è vicina al limite. In the land of love, in the land of love. Limpidi, di paesaggi limpidi, si tingeranno i cieli tuoi, in tramonti indomiti. illudimi, illumina illudimi, cospargimi di simboli e di stereotipi In the land of love, in the land of love. C'è un telefono che suona, è qualcuno che ti chiama. mezzibusti robot, al telegiornale se vuoi. Chiamami pure domani, io non ti risponderò il mio cervello meccanico, stai sicura io ti donerò certo io ti donerò!!

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IV è il quarto EP dei Was At

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released April 12, 2018

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Was At Italy

I Was At sono un gruppo Rock Progressive in Italiano, nato nel 2012.
L'intento della band è quella di realizzare musica "libera", spaziando in diversi generi, senza limiti di etichetta.

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